PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e industria 4.0
Cosa prevede il PNRR?
Il piano di innovazione digitale che ha permesso a molte aziende di incrementare il profitto durante la pandemia?
Parliamo di PNRR di cui tanto si sta sentendo parlare sul main stream e sui giornali di tutta Italia.
L’impatto della pandemia non è stato negativo per tutti i settori economici: le aziende che erano in cima alla curva dei profitti prima di questa crisi si stanno dimostrando “resilienti”.
Semiconduttori, farmaceutica, logistica o prodotti per uso personale, sono alcuni settori dove si sono registrati forti incrementi negli ultimi 12-18 mesi.
L’innovazione è palese per chi ha potenziato o introdotto siti di e-commerce o nuovi canali digitali durante la pandemia, nonché per coloro che hanno creato nuovi prodotti o servizi, dove il digitale ha giocato un ruolo chiave.
Qui di seguito alcuni dati di una ricerca di Unioncamere svolta su imprese manifatturiere tra 5 e 499 addetti.
Le aziende che vedono un ritorno già entro il 2022 ai livelli pre-Covid sono per il 61% quelle che hanno già avviato la trasformazione digitale. Dalla stessa ricerca però risulta che molte imprese intervistate non hanno ancora predisposto piani d’investimento in ambito green e digitale.
E’ sicuramente necessario il supporto di finanziamenti istituzionali per accelerare e consentire un’equa ripresa e una maggiore diffusione dei paradigmi di produzione 4.0.
Il piano “Next Generation EU” prevede la disponibilità di 750 miliardi di euro dal 2021 al 2027, l’Italia avrà accesso a una quota di 209 miliardi che confluiscono nel nuovo Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (Pnrr).
Proprio sul tema Industria 4.0 è necessario accelerare: solo il 17% delle aziende intervistate ha già investito o sta investendo almeno in ambito transizione digitale, ma solo il 6% delle PMI hanno in corso un processo di trasformazione green/digitale.
Le criticità aumentano se si considera che, dopo cinque anni dall’entrata in vigore degli incentivi in innovazione, in media un terzo delle aziende dichiara di non avere ancora ben compreso che cosa significhi investire in ambito Industria 4.0, specialmente nelle micro-imprese, che costituiscono una larga fetta del tessuto produttivo italiano.
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